ALIpensiamoci 21/ 11/ 2018

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Commenti: 17
  • #1

    Rim (venerdì, 23 novembre 2018 15:34)

    Oggi abbiamo svolto il terzo incontro con Eleonora e Sara. Come sempre siamo entrati in classe e le abbiamo trovate lì con i banchi e le sedie spostate.
    Per salutarci abbiamo fatto un gioco, che richiedeva di immaginare di passarsi una palla che poteva cambiare mentre girava a seconda di come una persona decideva di cambiarla, questa palla è stata pesante, gigante, minuscola, leggerissima, puzzosa e profumata...
    Subito dopo abbiamo giocato a passarci le emozioni, dirla e poi recitarla passandola al compagno vicino. Dopo esserci chiesti come stessimo abbiamo discusso su quale gioco fosse stato più difficile; per me avevamo una difficoltà allo stesso livello, perché comunque le emozioni prima di recitare le le dicevamo quindi una persona poteva già immaginare come venisse interpretata.
    Per chiederci come stessimo abbiamo associato un cibo a come ci sentivamo. Discutendo siamo arrivati al fatto del sapore.
    Eleonora ci ha messo dei cibi a Lavagna e noi abbiamo scelto quale ci piaceva e quale no. I sapori dati erano: dolce, amaro, umami, acido e salato.
    La maggioranza ha scelto le patatine fritte ovvero salato, poi il dolce ed infine l' umami (formaggio Parmigiano). Dopo Eleonora ci ha detto che nel DNA si trova una spirale con i nostri gusti sul cibo; ci ha anche detto che i nostri gusti sono partiti dei nostri antenati, ovvero l'uomo primitivo non aveva molte scelte quindi mangiava frutti e ciò che trovava, in seguito trovava sia dolce che amaro, ma consumava più il dolce (per le energie) che l'amaro, perché non serviva molto per il corpo. In seguito Sara ci ha dato un foglio, un pennarello è un pezzo di cioccolatino; noi dovevamo segnare quanto fosse stato dolce il cioccolatino nella nostra bocca.
    La parte che mi è piaciuta di più è stata quella in cui Sara ci raccontava le storie e noi dovevamo immaginare di essere protagonisti di queste storie. Le mie emozioni sembravano volessero uscire dal mio corpo, perché mi ero messa a recitare le storielle che sarà raccontava. Ci siamo anche messi a coppie per "finire" le storielle che Sara raccontava.
    Mi sono divertita un sacco!

  • #2

    Nicolas (sabato, 24 novembre 2018 08:35)

    Alipensiamoci 3° incontro

    Io di solito quando voglio qualcosa lo chiedo spesso, ma non sempre perché ad esempio quando ho la tosse mia madre mi dice di prendere il seki perciò mia madre pensa che ho di nuovo l’ allergia, quindi lo intuisce anche se sta facendo qualcos’ altro.
    Quando voglio dare/ricevere aiuto, se non riesco ci provo più e più volte, ma se sono disperato chiedo a mia sorella se mi può dare una mano o a qualcun altro come mio padre.
    Secondo me si è aiutati dall’ esprimersi con delle gesta come detto in classe. Il 55% delle persone preferisce esprimersi con dei semplicissimi gesti, il 33% delle persone preferisce sia i gesti che le parole e il 7% delle persone preferisce solo le parole. Secondo me soprattutto perché si aveva già provato a esprimersi con dei gesti anziché dirlo oralmente ( con la voce ) anche per comodità, anche perché non si sa esplicitamente cosa si vuole dire e si dice tutt’ altro anche se lo pensi a lungo e corretto per più tempo , ma magari lo dimentichi o non conosci il termine più corretto o l’ unico corretto e pensi di dirlo correttamente, ma invece lo dici errato senza accorgertene.
    Nel lavoro schiena a schiena o spalla a spalla per me è stato più facile la parte del famigliare che mi ha fatto pensare alle lasagne che mi fa mia nonna materna, invece è stata molto più difficile quella del colloquio di lavoro.

  • #3

    Anita (sabato, 24 novembre 2018 13:13)

    Il professore Panzella ci ha assegnato di compito  da scrivere un testo sull'attività di mercoledì pomeriggio.
    All'inizio ci siamo salutati facendo un gioco sulla consistenza e poi sulle emozioni.
    In seguito ci hanno chiesto la consistenza che eravamo in quel momento e se per noi é stato piú facile fare la consistenza oppure le emozioni, per la maggiorparte della classe é stato più facile fare la consistenza .
    Poi abbiamo guardato le osservazioni e gli obbiettivi.
    Dopo di che ci avevano chiesto di camminare per la classe in silenzio ascoltando la storia che ci raccontava Sara, poi ci siamo messi spalla a spalla con la persona più vicina. Dicendogli che cibo vorremmo mangiare di buono che avevamo già mangiato dai parenti.
    In seguito abbiamo visto alla lavagna perché quando raccontava la storia noi mimavamo tutto.
    Poi abbiamo fatto altre storie simili.
    Poi abbiamo guardato le nostre preferenze sul cibo, c'erano cibi diversi, certi senza zucchero e certi al latte.Abbiamo guardato perché a noi umani piace più il dolce e il salato che l'amaro ecc...
    Quando vogliamo qualcosa di solito comunichiamo verbalmente cioé con le parole ma anche mimando e usando un tono di voce diverso dal solito.
    Quando cerchiamo aiuto urliamo o mandiamo segnali di aiuto.
    A noi ci aiuta comunicare con la voce, il tono di voce e gesticolando.
    Facendo il lavoro spalla a spalla é stato piú facile per me fare il primo e il terzo, il secondo no perché anche se er il mio sogno non riuscivo.

  • #4

    Michelle (sabato, 24 novembre 2018 18:45)

    Oggi abbiamo iniziato il terzo incontro e abbiamo fatto un lavoro sulla comunicazione in vari modi:
    Verbale (dove si comunica in parole scritte o lette)
    Paraverbale (dove si comunica con il tono o il timbro della voce)
    Non verbale (dove si comunica con il linguaggio del corpo).
    Li abbiamo applicati in un esercizio che ci ha fatto fare Sara, dove lei ci raccontava una storia, mentre noi giravamo per classe, e quando lei ci diceva stop ci fermavamo e ci mettevamo schiena a schiena con un compagno vicino e poi lei ci faceva una domanda e noi rispondevamo a turno.
    Nel primo caso lei ci ha chiesto qual era il nostro cibo preferito (verbale), quale sarebbe stato un lavoro che avremo voluto fare da grandi, e poi mimare ciò che facevamo in un campo di fiori per poi farlo indovinare al compagno(non verbale).
    Secondo me è stato semplice svolgere il primo e il secondo lavoro ed un po’ più complicato il terzo lavoro.
    Questo terzo incontro mi è piaciuto molto, mi sono divertita ed è stato molto interessante

  • #5

    Lorenzo (domenica, 25 novembre 2018 10:28)

    In questo 3° incontro di "ALIpensiamoci" abbiamo specialmente parlato di cibo e dei sapori.
    Come prime cose abbiamo fatto un cerchio e c'era una pallina da modellare e passare:
    potevi farla diventare gigante o minuscola, leggera o pesantissima, puzzolente o profumata, ecc...
    Poi abbiamo fatto una cosa simile ma dovevamo passarci un'emozione diversa.
    In seguito Sara raccontava una storia mentre noi camminavamo in giro per l'aula e quando diceva "STOP" dovevamo metterci spalla contro spalla con un compagno a caso.
    Poi ci faceva una domanda e noi dovevamo rispondere ma al nostro compagno: per esempio che cibo ti piace mangiare?
    Invece come ultima storia era da imitare ciò che avremmo fatto in quel momento e l'altro avrebbe dovuto indovinarlo.
    Dopo tutto questo Eleonora e Sara hanno attaccato delle immagini di alcuni alimenti: patatine fritte, cioccolato al latte,parmigiano Reggiano, broccoli, limonata senza zucchero e caffè senza zucchero:
    poi bisognava votare i cibi che ti piacciono di più ed io ho scelto patatine fritte, cioccolato e parmigiano Reggiano.
    Ed infatti erano i cibi che hanno vinto per maggioranza di voti !
    Sara ci ha offerto un pezzo di cioccolato al latte (Kinder) e ci ha consegnato un foglietto con su scritto:
    "per niente dolce (1), dolce (2), dolce + (3) ed infine dolcissimo (4) e ci ha detto di assaggiare il cioccolato e segnare una delle 4 scelte ed io ho segnato 4 cioè dolcissimo.
    Come nell'incontro 2 alla fine abbiamo fatto un cerchio e ognuno doveva fare un balletto e gli altri copiarlo.
    Questo incontro e' stato molto "dolce".

  • #6

    Giuseppe (domenica, 25 novembre 2018 11:21)

    Il terzo incontro del progetto “ALIpensiamoci” è stato molto bello.
    All’inizio anzi che ballare abbiamo fatto finta di avere una palla in mano alla quale dovevamo dare degli aggettivi, per esempio io dicevo che era profumata, puzzolente, grande o piccola… e la passavo ai miei compagni. Chi voleva dava una descrizione della palla. Questo gioco mi è piaciuto moltissimo!
    Al termine di questo gioco, chi voleva diceva ed esprimeva con il viso delle emozioni e gli altri dovevano imitarla.
    Poi le operatrici hanno raccontato due storie mentre noi
    camminavamo sparsi nella classe, ascoltando.
    Quando le operatrici dicevano “stop” dovevamo metterci schiena contro schiena alla persona più vicina. Dopo dovevamo girarci, parlare con il nostro o la nostra compagna, continuando la storia con le proprie passioni e preferenze di cibo. Infatti l’attività successiva era basata sul cibo; le operatrici hanno attaccato alla lavagna i disegni di alcuni cibi, noi dovevamo votare il o i cibi che più ci piacevano: ad esempio io ho votato le patatine fritte.
    Dopo abbiamo diviso i cibi in sapori: dolce, salato, aspro, amaro... successivamente abbiamo notato che le patatine erano salate più; il caffè senza zucchero era amaro più, più… abbiamo anche notato che le patatine fritte (salate) erano le più scelte, mentre il caffè senza zucchero era molto meno scelto, perché era molto amaro. Qualche minuto dopo, le operatrici ci hanno consegnato un foglio, con scritto: uno, niente dolce; due, dolce; tre, abbastanza dolce; ed infine quattro, dolcissimo. Dopo, per completare questa ceck-list, dovevamo assaggiare una barretta Kinder; e crocettare secondo noi, il suo sapore io ho crocettato dolcissimo!
    Mi è piaciuto molto imparare nuovi sapori, e anche mangiare la barretta di cioccolato.

  • #7

    Giacomo (domenica, 25 novembre 2018 11:27)

    In questo terzo incontro abbiamo fatto un esercizio in cui Sara ci raccontava delle storie e noi quando diceva stop ci dovevamo mettere schiena contro schiena con il compagno più vicino, Sara ci ha raccontato tre storie: nelle prime due dovevamo raccontrlo al nostro compagno e l' altro lo dovevamo mimare. A me è venuto difficile mimarema la maggior parte la trovato semplice infatti Sara ci ha fatto vedere un grafico che diceva che la maggior parte delle persone nel mondo preferiscono mimare le cose. Noi quando vogliamo qualcosa comunichiamo in tre modi:
    _ verbale 4%
    _ paraverbale 24%
    _ inverbale 72%
    Molti di noi comunicano attraverso l' inverbale cioè mimando quello che si vuole dire. Io quando devo spiegare qualcosa preferiscoil paraverbale perchè si utilizzano sia le parole che i gesti.

  • #8

    Christian (domenica, 25 novembre 2018)

    Nel terzo incontro di ali pensiamoci abbiamo iniziato con un gioco, che consisteva nel lanciarci una palla immaginaria e alla palla dovevamo dare degli aggettivi per esempio pesante,leggera, piccola ... Poi Eleonora e Sara ci hanno raccontato una storia e noi dovevamo imitare quello che diceva per esempio ad un certo punto ci diceva che avevamo freddo e noi dovevamo imitare come se avessimo veramente freddo, poi quando la storia finiva e ci dicevano stop dovevamo metterci schiena a schiena e dovevamo finirla a modo nostro. Dopo hanno chiesto a ognuno di noi di dire al nostro compagno un cibo e viceversa. Poi hanno messo alla lavagna dei cibi dolci e salati, i cibi erano: il formaggio,le patatine fritte, il cioccolato,il caffè e broccoli e poi abbiamo votato e la classifica era: patatine ovvero salato poi il dolce e infine l'amaro.

  • #9

    Karim (domenica, 25 novembre 2018 12:05)

    All'inizio abbiamo fatto un gioco dove noi dovevamo decidere la caratteristica della palla Io ho scelto come caratteristica che la che la palla era ghiacciata e fredda e come emozione felicità.

    Poi sarà ci ha detto di cominciare per camminare per la classe e lei ci raccontava delle storie quando lei diceva via dovevamo camminare e quando diceva stop dovevamo essere a coppia schiena con schiena nell'ultimo nell'ultimo storia dovevamo mimare la la storia idea al nostro compagno e lui doveva indovinare cosa abbiamo mi madre Io mi baso che sto giocando a calcio.

    poi ci sia poi ci siamo seduti e abbiamo parlato e parlato dei Sapori e Eleonora ci ha detto che si comincia con 3 modi il verbale non verbale e il verbale.

    Prima di sederci ci ha chiesti che cosa era Difficile o facile nei tre tre bestie tutti hanno detto quello che dovevamo mi mare.

    Poi abbiamo ballato con una musica e ognuno doveva fare un ballo e tutti lo copiavano i prof fatto i balli male e tutti abbiamo scelto i balli di fortnite

  • #10

    Soufiane (domenica, 25 novembre 2018 13:03)

    Oggi mercoledì 21-11-2018 abbiamo fatto il terzo incontro all'inizio dovevamo fare il saluto normale ma abbiamo fatto il gioco della palla cioè ci dovevamo passarci la palla e dovevamo dire se era calda,fredda... Dopo avevamo fatto lo stesso gioco ma con le emozioni lo stesso gioco ma dovevamo dire se era triste,Felice... Successivamente Sara a raccontato una mini storia dove noi allo stop dovevamo fermarci con qualcuno e rispondere alle domande io all'inizio ero con Lorenzo e la domanda era:un cibo che ci cucinava la nonna? Io avevo detto Cous-cous. Quando ci siamo seduti abbiamo detto un cibo che ci andava in quel momento io avevo detto cannolo siciliano infatti dentro era morbido e fuori duro. Eleonora aveva attaccato alcuni cibi e bevande alla lavagna all'inizio tutti dicevano la loro ma Eleonora ha cambiato alcune cose e ad alzata di mano votavamo il cibo che ci piaceva anche più di 1 io o votato patatinee cioccolata. Prima del saluto abbiamo fatto una degustazione con i KINDER e dovevamo descriverlo io ho scelto dolcissimo. Infine abbiamo fatto il saluto come l'incontro 2. Si , si potrebbe comunicare in 2 modi il primo con la mano e il secondo con la bocca,con la mano perchè possiamo fare l'alfabeto muto. Per dare aiuto secondo me bisogna dare la mano e chiederli se si è fatto male o se a bisogno di noi, invece ricevere l'unica cosa è chiedere aiuto. Per me il lavoro a coppie non era difficile ma solo che non c'era abbastanza tempo per rispondere ma io celo fatta però ho trovato difficile l'ultima prova che era ardua perchè non sapevo cosa fare.

  • #11

    Greta (domenica, 25 novembre 2018 13:49)

    Nel 3° incontro su ALIpensiamoci abbiamo parlato della comunicazione anche, attraverso il cibo.
    Abbiamo visto che ci sono tre modi di comunicare:
    -attraverso il nostro corpo;
    - con il tono di voce usato;
    - spiegando a voce.
    Inoltre abbiamo visto che dobbiamo imparare a calibrare questi tre modi di comunicare.
    Io per esempio quando comunico con i miei familiari e magari ho bisogno di aiuto, gli chiedo semplicemente una mano a voce e mi viene semplice, invece se dovessi farlo con qualcun altro avrei più difficoltà. Infatti se non si conosce molto una persona magari ci si sente a disagio a chiedergli qualcosa, oppure si ha paura che quella persona possa sottovalutarci.
    Abbiamo,poi, fatto un lavoro a coppie in cui noi camminavamo liberamente nell'aula mentre Sara, una facilitatrice, ci ha raccontato tre storie e poi ci ha fatto una domanda per ognuna.Le prime due erano inerenti al cibo e abbiamo risposto a voce mentre nella terza,invece, ci ha chiesto di mimare la risposta .Ho riposto alla terza domanda con più facilità delle prime due e, infatti, le due facilitatrici ci hanno spiegato che sono stati fatti degli studi dove si riporta che esprimersi con il corpo è più facile ed è il modo più usato. Poi abbiamo visto che il secondo modo più facile da usare, per comunicare è il paraverbale, cioè con il tono di voce usato. E infine abbiamo visto che l'ultimo modo di comunicare (cioè il modo verbale, quindi a voce) è il più difficile da usare nella comunicazione, quindi il meno usato.

  • #12

    Nicolò sansoldo (domenica, 25 novembre 2018 16:11)

    Oggi abbiamo iniziato il terzo incontro di ALI pensiamoci.
    Ma ci siamo salutati in un modo diverso dalle altre volte cioè mettendoci in cerchio e giocando con una palla immaginaria facendola girare uno a uno e mano, mano cambiarli forma.
    Poi abbiamo fatto il check-in dicendo la attività preferita e la consistenza di cibo che eravamo. In questo incontro però ci siamo basati principalmente sui gusti: salato, dolce, umami, amaro, acido ma anche sul modo di comunicare cioè in modo: verbale, para verbale, e non verbale.
    Io quando desidero qualcosa comunico verbalmente o anche quando ho bisogno di aiuto comunico verbalmente.
    Soprattutto nel lavoro a coppie mi è sembrato facile perché si basava solamente sui propri gusti.

  • #13

    Beatrice (domenica, 25 novembre 2018 17:51)

    Quando siamo entrati , abbiamo fatto un gioco per salutarci in cui dovevamo passarci una palla e poi un'emozione dopo di che Sara ci ha chiesto se per noi è stato più facile passare una palla e un'emozione , per la maggior parte di noi è stato più facile passare la palla.
    Dopo abbiamo fatto un altro gioco in cui Sara ci raccontava tre storie e quando lei diceva stop dovevamo metterci schiena contro schiena con la prima persona vicino a noi . Dopo il gioco le facilitatrici ci hanno fatto vedere alla lavagna che la maggior parte delle persone parlano in modo non verbale, un' altra para verbale e la minor parte verbalmente, l'esercizio schiena contro schiena ci a fatto capire che parlare in modo non verbale e più facile di parlare in modo non verbale in fatti è più facile per me la terza storia dove dovevamo mimare , però quando parli in modo para verbale devi stare attento a il tono di voce che usi , quando vogliamo chiedere aiuto lo chiedi a parole ma se devi chiedere a una persona che non si conosce non riesci a chiedere per paura . Il modo non verbale cioè esprimersi a parole , para verbale esprimersi con il tono di voce e verbale a parole.

  • #14

    Alessia (domenica, 25 novembre 2018 18:18)

    Il terzo è stato bello rispetto alle altre volte.
    Ci siamo salutati facendo il gioco della palla e il passaggio delle emozioni, con sempre le due operatrici, Sara ed Eleonora, abbiamo dedicato questa lezione sempre al significato di una parola in questo caso," comunicare ".
    Comunicare significa mettere in comune le informazioni con una o più persone.
    Per capire qual' era la parola chiave abbiamo letto un brano.
    Abbiamo capito che si poteva comunicare in modi diversi :
    - non verbale 55%
    - para verbale 37%
    - verbale 8%
    Eleonora, aveva messo delle fotografie di alcuni cibi spefici che sono : Parmigiano Reggiano, broccoli, patatine fritte, cioccolato al latte, limonata senza zucchero e caffè senza zucchero; e abbiamo fatto un sondaggio.
    Dopo abbiamo fatto finta che Nicolas fosse un cavernicolo, dovevamo capire qual' era il sapore che ad un cavernicolo a quei tempi era il suo preferito; poi abbiamo ipottizzato che sapore sarebbe piaciuto ad un cavernicolo e quale odiava di più, dovevamo provare con i sapori alla lavagna che erano:
    - salato / piaceva molto ai cavernicoli, perchè dava sapore al cibo e faceva bene al loro corpo/
    - dolce / anche questo sapore piaceva molto ai cavernicoli perchè dava tanta energia /
    - umami / dal giapponese significa gusto , ed il gusto è un mix di salato e dolce /
    - amaro / ai cavernicoli non piaceva affatto, perchè di solito i cibi in natura con il gusto amaro erano velenosi/
    - acido / non piaceva molto il gusto perchè in natura il cibo con il gusto acido era cibo fermentato /
    Infine per salutarci abbiamo fatto dei balli a caso come nell ' incontro 2.

  • #15

    Bilal (domenica, 25 novembre 2018 19:24)

    Oggi abbiamo fatto un lavoro bello con Sara e Eleonora, questa esperienza e stata bellissima.
    Per prima cosa abbiamo fatto un il checkin, il check in consisteva ha un gioco, che sarebbe di immaginare di avere un pallone nelle nostre mani, con questa palla dovevamo dire di che tipo è, per esempio che è caldo o grande oppure che puzza. Alla fine di questo gioco della palla immaginaria abbiamo provato ha trasmettere le nostre emozioni passandole al nostro compagno.
    Finio questo gioco ci siamo seduti poi ognuno di noi doveva spiegare sei due giochi ti sono piaciuti ho no poi di rappresentare il tuo cibo preferito. Dopo Sara ci ha chiesto di alzarci e di cominciare ha camminare per tutta la classe mentre le raccontava una storia, dopo aver finito di raccontare la storia ci ha detto STOP, tutti si dovevano mettersi in coppia e di schiena poi raccontare il tuo cibo preferito, questa attività mi piaciuta perché sono riuscito ha comunicare in modo chiaro. Io per comunicare il mio cibo la fatto con Soufiane, il cibo che ho scelto e stato il Kebab. Dopo ci siamo seduti e Eleonora aveva attaccato dei cibi nella lavagna che sono: PATATINE FRITTE, CAFFÈ, CIOCCOLATO, TE AL LIMONE, BROCCOLI, FORMAGGIO. Poi dovevamo dire quale ci piaceva oppure no ci piaceva. Questi sono le votazioni dei cibi che ci piacevano o no :
    -PATATINE FRITTE 15/17

    -BROCCOLI 4/17

    -FORMAGGIO 12/17

    -TE AL LIMONE 6/17

    -CIOCCOLATO 14/17

    -CAFFÈ 2/17

    Eleonora ci ha detto che nel nostro DNA si trova una spirale dove si trovano i nostri gusti sul cibordo che ci piace, perché provengono dai nostri antenati, ma non solo dai nostri antenati ma anche dai uomini primitivi che volte loro sceglievono i cibi amari e cibi dolci per dare energia. Dopo ci hanno dato un foglietto, un pennarello di qualsiasi colore e un pezzettino di cioccolato Kinder, noi dovevamo crocetare il gusto che sentiamo che sono:PER NIENTE DOLCI, ABBASTANZA DOLCE, DOLCE, DOLCISSIMO.
    Tutte queste attività mi è solo piaciuto quello del pallone immaginario. Questo incontro mi è piaciuto un sacco.

  • #16

    Diego (domenica, 25 novembre 2018 21:07)

    Mercoledì 21 novembre quando siamo entrati in aula per svolgere il pomeriggio, c'erano di nuovo le operatrici Sara ed Elena. Abbiamo imparato che ci sono tre modi per comunicare: VERBALE, PAROLE SCRITTE O LETTE NON VERBALE, LINGUAGGIO DEL CORPO PARAVERBALE, TONO DELLA VOCE TIMBRO.
    Di solito quando siamo in classe vogliamo qualcosa, alziamo la mano e poi chiediamo aiuto al professore oppure per intervenire ad una discussione.
    Anche tra noi compagni per comunicare, in classe alziamo la mano mentre nell'intervallo o nel cambio d'ora ci chiamiamo e ci parliamo.
    Per comunicare con gli altri utilizzo anche i gesti, per esempio se qualcuno è lontano lo saluto con la mano. Per esempio con il mio migliore amico quando ci vedevamo al mattino ci salutavamo con dei gesti particolari perchè eravamo contenti di rivederci.
    Nel lavoro a coppie che abbiamo fatto, per me è stato difficile ascoltare le storie di Sara perchè c' era qualcuno che camminava molto forte e non riuscivo a concentrarmi.
    Ho trovato molto facile esprimermi con il mio compagno e rispondere alle domande di Sara.

  • #17

    Ming zhe (domenica, 25 novembre 2018 22:22)

    In questo terzo incontro abbiamo iniziato con un gioco della palla che cambia cioè diventa puzzolente,piccola o grande ecc...
    Subito dopo al posto della palla ci sono le emozioni poi dovevamo dire quale era quella più facile(palla o emozioni) e dopo il cibo che ci sentiamo in questo pomeriggio. Abbiamo anche conosciuto tre modi per comunicare:verbale,non verbale e paraverbale. Dopo abbiamo fatto l'esercizio spalla a spalla dove dovevamo camminare per la classe senza parlare mentre Sara ci raccontava delle storie con alla fine una domanda e quando dice stop si deve mettersi al compagno più vicino a te.
    La prima persona è stato il prof Panzella e mi ha detto che gli piaceva la pasta e il risotto fatto da sua moglie,invece io gli ho detto che mi piace la pasta al pesto e la pasta alla carbonara fatti da mio papà.
    Poi fu Giacomo,lui mi ha detto che voleva un kebab del Marocco e io volevo un ramen cinese.
    Infine con Diego dove dovevamo farci capire senza usare le parole ad iniziare è stato Diego facendo un ballo di Fortinte il "Loser"(perdente) e io ho fatto la "Tattica" anche questo era un ballo di Fortnite.
    È stato più facile parlare senza usare le parole e Sara ci ha fatto notare che quando camminavamo qualcuno interpretava le cose che diceva.
    Eleonora ci ha spiegato che le cose salate hanno meno probabilità di essere velenoso invece le cose amare hanno più probabilità di essere velenoso. C'è la pure fatto vedere mettendo delle foto di cibi e il più votato furono le patatine fritte.