Jurassic World: il regno distrutto (Lorenzo)

Questo film mi è piaciuto fin da piccolo, infatti ho visto tutti i film della saga e quest’anno come regalo di Natale ho anche ricevuto il videogioco della Playstation 4.

La trama del film è molto articolata ed avvincente.

Su Isla Nublar, il sito del parco a tema Jurassic World, ormai abbandonato da tre anni, una squadra di mercenari usa un sommergibile per recuperare il DNA dallo scheletro dell'Indominus Rex  i cui resti si trovano sul fondo della vecchia laguna del parco. Convinti che il Mosasauro risiedente nella laguna sia ormai morto, i mercenari si avventurano nella vasca e prelevano il campione di DNA e lo mandano in superficie.

Il gigantesco rettile marino però è ancora vivo, e prima distrugge il sottomarino, poi divora uno dei mercenari che hanno recuperato il DNA.

I soldati, poiché erano in fuga da un Tyrannosaurus Rex, nella fretta lasciano aperto il cancello della laguna e permettono così al Mosasauro di fuggire nell'oceano.

Nel Senato Degli Sati Uniti si discute se i dinosauri di Isla Nublar debbano essere salvati da un'eruzione vulcanica. Il Dr. Ian Malcom si rivela contrario al piano d'evacuazione sostenendo che i dinosauri dovrebbero essere lasciati al loro destino. Osservando gli atti in televisione l'ex dirigente del parco Claire Dearing, che con l'aiuto dell'ex tecnico del parco Franklin Webb e della paleo-veterinaria Zia Rodriguez ha fondato e gestisce il D.P.G., ovvero il Dinosaur Protection Group per salvare i dinosauri, rimane scioccata e delusa dopo che il Senato rifiuta di intervenire.

Claire viene in seguito contattata da Benjamin Lockwood, ex socio di John Hammond nella clonazione dei dinosauri.

Claire contatta nel frattempo anche Owen che era l’addestratore dei velociraptor esistenti sull’isola.

Dopo che è arrivato il gruppo di soccorso, Claire e Franklin riattivano i localizzatori nel bunker mentre Owen, Zia e gli altri vanno a cercare Blue, l’ultimo velociraptor rimasto sull’isola.

Quando lo trovano un gruppo di mercenari cattura Blue e Zia, sparano un dardo tranquillizzante a Owen che abbandonano nella giungla. Il vulcano erutta e il bunker dove c’erano Claire e Franklin si stava riempiendo di lava, ma nonostante tutto riescono a fuggire scansando anche un attacco di un Barionyx tramite un tunnel verticale che portava al di sopra del bunker.

Alla tenuta di Lockwood si è organizzata un’asta segreta dei dinosauri compreso il nuovo ibrido creato da Henry Wu: l’Indoraptor. Questo nuovo dinosauro è creato dal DNA dell’Indomimus Rex e da Blue, ha la capacità di “ecolocazione” cioè vedere attraverso un sonar naturale, come i pipistrelli.

Quando la nave che conteneva un dinosauro per ogni specie, dove Owen e Claire si erano nascosti, è sbarcata alla tenuta, sono stati rinchiusi nella cella vicino a Stiggy uno Stigimoloch erbivoro con il cranio spesso che dormiva. Owen lo liberò facendolo arrabbiare così tanto da spaccare il muro e la gabbia. Una volta liberi tutti e tre impedirono lo svolgimento dell’asta dei dinosauri sparando a tutti e Stiggy attaccava le persone con il suo cranio spesso.

Un collezionista di denti di dinosauri sparò all’indoraptor dei dardi tranquillizzanti per potergli prendere un dente. Il dinosauro si finse svenuto, il collezionista entrò nella gabbia e prese un dente: tutto ad un tratto l’Indoraptor si mangiò il collezionista e uscì dalla gabbia. Owen e Claire vennero fermati da un guardiano che venne sbranato al volo dall’Indoraptor che uscì come un fulmine dalla porta. Infine Blue ed l’Indoraptor lottarono sul tetto e Blue riuscì ad ucciderlo.

Questo film è uscito nei cinema d’Italia il 07/06/2018 ed io sono andato quasi subito a vederlo. È un film di azione e fantasy, anche se per me è più fantascientifico. É stato girato alle Hawaii da J.A. Bayona aiutato da Steven Spielberg che fu l’iniziatore di questa saga.

Fin da piccolo sono sempre stato attratto da questi rettili spaventosi ed infatti posseggo una collezione molto nutrita di modellini raffiguranti le varie specie esistite in quel periodo storico.

Con la collaborazione dei miei genitori sono riuscito ad avere anche specie particolari e non solo i classici tirannosauri, branchiosauri e velociraptor.

Come se non bastasse ho anche diversi libri illustrati che specificano le particolarità e le caratteristiche di ogni dinosauro.         


The Eagle (Bilal)

                                

Nel 140 d.C., il giovane centurione Marcus Flavio Aquila è un comandante di un castrum in Britannia, figlio del comandante della coorte nona legione. Quando Marcus era ancora bambino, il padre scomparve nel nord della Britannia insieme a tutta la sua legione.

Una notte, svegliato da incubi e timoroso a causa di alcuni rumori provenienti dall'esterno del suo fortino, Marcus fa svegliare i soldati in silenzio. Dopo alcuni minuti, quando tutto sembra rivelarsi un falso allarme, guerrieri caledoni oltrepassano le mura e attaccano il forte, perdendo però contro la preparata difesa dei legionari.

La mattina seguente l'esercito caledone si presenta alle porte del fortino mostrando l'esecuzione di un prigioniero romano, di quelli che erano stati mandati in cerca del carro con gli alimenti, che doveva arrivare al forte giorni prima. Marcus decide di salvarli, affrontando i nemici con un manipolo di uomini disposti a testuggine, in modo da raggiungere i prigionieri e liberarli, ma subito dopo i barbari si ritirano e carri falcianti caricano contro i legionari. L'ordine di ritirata di Marcus non riesce, però, a salvare tutti i suoi soldati e, capendo anche lui di non poter raggiungere il forte in tempo, decide di lanciare un pilum contro il carro che lo sta caricando, che lo investe comunque.

Si risveglia nella villa dello zio, fratello del padre, in Britannia, dove riceve lodi e onori dal Senato per il suo coraggio, ma, a malincuore, anche un congedo a causa delle ferite subìte.

Assistendo ad un combattimento tra gladiatori, convince il pubblico a invocare pietà per uno schiavo, che si era arreso senza combattere. Lo schiavo si chiama Esca, figlio del defunto capo di una tribù celtica.

Lo zio compra Esca per farne il servo personale di Marcus. Il giovane schiavo rivela al romano di odiare tutto ciò che lui rappresenta, ma giura anche che lo servirà fino alla morte, perché è in debito di vita con lui. Durante una cena, Marcus apprende che si è diffusa una voce secondo cui l'aquila della IX Legione sia usata come oggetto di culto dai popoli barbari a nord del Vallo di Adriano. Determinato a fare luce sul mistero della scomparsa della IX legione, Marcus decide di partire per la Caledonia insieme ad Esca, per recuperare l'aquila.

Dopo essersi diretti a Nord del Vallo di Adriano incontrano, dopo molte difficoltà e lunghi giorni di cammino, un reduce della IX Legione. Questi rivela a Marcus che la legione, ricevuto l'ordine di marciare verso nord, è stata annientata da un'armata di barbari di varie popolazioni. Gli unici sopravvissuti furono quelli che scapparono prima dell'inevitabile, come lui, che ora si è rifatto una vita. Il reduce, infine, li informa che l'aquila è nelle mani della temuta tribù degli Uomini-foca, così detti per via del corpo colorato di grigio-verde.

I due vengono sorpresi proprio da alcuni guerrieri di tale tribù ed Esca, che parla la loro lingua, riesce a salvare Marcus fingendo che il comandante romano sia in realtà il suo schiavo. Ospitati nel villaggio della tribù, vedono che l'aquila è usata come bastone da uno sciamano. Nella notte, Marcus ed Esca rubano l'aquila, dovendo, però, prima uccidere il capo della tribù. Questi, morente, rivela nella sua lingua che il padre di Marcus sarebbe morto supplicando. Esca si rifiuta di tradurre questa frase al compagno per non demoralizzarlo.

I due fuggono, braccati da un nutrito gruppo di guerrieri. Durante il cammino, le vecchie ferite sfiancano Marcus. Esca, quindi, nasconde il padrone, insieme all'aquila, in una piccola gola, per poi correre a cercare aiuto. Insperatamente, lo schiavo ritorna, portando un manipolo di superstiti della IX legione, tutti ormai sulla cinquantina, con delle vecchie armature luride e una lunga barba. Tra essi c'è il reduce che avevano incontrato prima, il quale spiega che per loro è arrivato il momento di riscattare il loro onore difendendo l'aquila. Inoltre, sempre il reduce rivela che il padre di Marcus non morì affatto in modo disonorevole.

I guerrieri della tribù giungono in quel momento, attaccando i reduci. Per quanto meno numerosi, i Romani, guidati da Marcus, riescono ad uccidere tutti i nemici, pur subendo gravissime perdite. Dopo aver reso onore ai caduti di entrambe le parti, Marcus ed Esca (nel frattempo liberato dalla sua condizione di schiavo) fanno ritorno a Londinium, riportando l'aquila tra lo stupore generale. I due, però, rifiutano gli onori, andandosene così come erano venuti.