Nell'incontro del 27/11/2019 le attività del progetto Funtasia si sono concentrate sulle supposizioni e sui preconcetti che spesso condizionano il nostro pensiero e le nostre azioni. Come cambia il nostro modo di agire, parlare o comunicare in base a ciò che pensiamo, o meglio supponiamo, di una certa persona o situazione?

Ad esempio, tutti noi comunichiamo ma non solo con le parole, spesso utilizziamo dei gesti o segni che hanno un preciso significato... e se questo non fosse lo stesso per tutti? Sarebbe così semplice capirsi a vicenda?

Gli studenti della classe 2^E sono stati quindi divisi in quattro gruppi ed a ciascuno è stata distribuita una immagine come quella nella foto, ma i significati dei gesti erano diversi per ogni foglio. Infine, nel corso dei cinque minuti successivi, ogni gruppo ha memorizzato i propri segni.

Bene! Gli alunni erano in grado di comunicare fra di loro utilizzando i segni del proprio gruppo perché il significato era comune per tutti, ma cosa è successo quando è stato chiesto loro di dividersi e comunicare a coppie con uno studente di un altro gruppo?

I segni sono rimasti gli stessi, ma il significato è cambiato, quindi tutti hanno dovuto mettere in atto delle strategie per superare l'ostacolo.

Difficile, divertente, sicuramente una sfida da superare utilizzando una comunicazione essenziale e creando un nuovo linguaggio!

Non riusciamo a capirci a vicenda perché i nostri gesti hanno significati diversi, ma possiamo provare a venirci incontro.


La seconda parte delle attività è stata dedicata ad un aspetto molti importante che riguarda tutti noi, a prescindere dall'età, e che può davvero condizionare positivamente o negativamente la nostra vita.

Spesso, senza neanche rendercene conto, possiamo essere felici o tristi per ciò che ci viene detto da altre persone o per quello che pensiamo, per come ci vediamo o per come ci vedono.

Gli altri suppongono che io sia così... io suppongo che gli altri mi vedano così...

Tante voci diverse, frasi dette o immaginate che possono essere AM (against me) o FM (for me).

Gli studenti hanno quindi scritto su un foglio un elenco di frasi o parole:

- le AM (against me), quelle che li hanno feriti ed hanno provocato tristezza e dolore

- le FM (for me), quelle che invece vorrebbero sentirsi dire e che porterebbero serenità e gioia

Al termine, ogni alunno ha rappresentato con un disegno ciò che più è rimasto impresso all'interno dell'elenco, decidendo se dare più importanza alle AM, alle FM o ad entrambe.


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(Blog del sito di classe)