Il tulipano (Chiara)

Tulipa L., 1753 è un genere di piante della famiglia delle Liliaceae.

Comprende specie bulbose alte 10–50 cm, tra cui alcune spontanee in Italia, note col nome comune di tulipano. Il genere ha avuto origine nei monti del Pamir e nelle montagne dell'Hindu Kush e del Tien Shan.

L'ambito di crescita del genere si estende verso est dalla penisola iberica, attraverso il Nordafrica la Grecia, i Balcani, la Turchia e attraverso il levante (Siria, Israele, Territori Palestinesi, Libano, Giordania) e Iran; verso nord fino all'Ucraina, al sud della Siberia e Mongolia e ad est verso il nord-ovest della Cina.

Il nome deriva dal turco «tullband», che significa copricapo, turbante, per la forma che il fiore sembra rappresentare. Questo fiore ebbe una grande popolarità in Turchia nel XVI secolo durante il regno di Solimano il Magnifico, che lo volle sviluppare in numerose varietà ed impiantare ovunque.

 

I tulipani sono tra i bulbi da piantare in autunno in vaso o in giardino. Se amate i tulipani, i mesi da ottobre a dicembre sono i più adatti per piantarli in modo da ammirarli fiorire in tutto il loro splendore in primavera.


La rosa (Greta)

La rosa appartiene alla famiglia delle rosacee. Presenta numerosissime specie e varietà che traggono la loro origine in Europa ed Asia e sono particolarmente diffuse nelle zone dell’emisfero boreale che presentano un clima temperato e in quelle dell’Oceano Pacifico. 

Oggi, tutte le varietà di rosa che ci sono in Italia vengono importate da Francia ed Olanda. La rosa viene coltivata soprattutto nelle serre perché è particolarmente sensibile alle temperature della notte. Rispettivamente le più note sono la Rosa Canina e la Rosa Multiflora. 

A seconda della specie e della varietà, può avere un’altezza che varia dai venti centimetri a molti metri; può avere uno sviluppo a cespuglio, rampicante, strisciante, ad arbusto a fiori grandi. Ha delle foglie di forma ovale di colore più o meno lucente o opaco. Le spine sono una trasformazione delle fogliame e possono raggiungere anche lunghezze notevoli. Le radici variano da specie a specie, sono molto ramificate e robuste.

Inoltre le rose vengono usate in contesti che hanno un buon valore sentimentale: da secoli sono il simbolo di amore, devozione, ammirazione, bellezza e perfezione. Le rose rosse vengono spesso usate come decorazione nelle feste nuziali ma anche per la ricorrenza della Festa della Mamma. Inoltre, a seconda della sfumatura del rosso dei petali, la rosa viene usata per esprimere diverse emozioni. 

 


Le gerbere (Anita)

 

 

Gerbera L. è un genere di piante erbacee della famiglia delle Asteraceae, originario dell'Africa, dell'Asia e del Sudamerica.

Il nome deriva dal naturalista tedesco Traugott Gerber.

Oltre che come graziose piante ornamentali dalla facile coltura, le specie del genere Gerbera (soprattutto la G. jamesonii) vengono coltivate industrialmente per la produzione del fiore reciso.

È stata introdotta in Italia per la prima volta da un floricoltore tedesco intorno al 1925-1930, ma solo intorno al 1950 ha iniziato ad essere apprezzata sia come fiore reciso che come pianta da coltivazione.

Le gerbere amano posizioni molto luminose, moderatamente asciutte e ben ventilate. Tollerano la luce solare diretta, ma il sole estivo delle regioni più calde può rovinare gravemente le foglie. Il terriccio dev'essere particolarmente drenante: non sopportano ristagni idrici che possono provocare in poco tempo la comparsa di marciumi e morte della pianta.

Per questo motivo le innaffiature dovranno essere moderate: in ogni caso è opportuno aspettare prima di innaffiare nuovamente. Durante la fase di crescita somministrare raramente e in dosi molto blande un buon concime.

Le gerbere, comprendenti oltre 30 varietà di perenni rustiche dall’Africa, sono molto popolari come fiori recisi.

Ne esistono circa 70 specie tra perenni, erbacee, semirustiche; particolarmente adatte per la produzione di fiori da recidere.

Gerbere fiori:

sono fiori a margherita, che compaiono su lunghi steli da una rosetta espansa di foglie dal margine irregolare. A seconda della varietà e degli ibridi, sono facilmente reperibili come fiori recisi le gerbere bianche e le gerbere gialle, anche se le più note sono le gerbere rosse, dalla gerbera jamesonii. Quest’ultima varietà, nota anche come margherita del Transvaal, produce fiori arancione-scarlatto e rossi, dal diametro di circa 8 cm, su steli lunghi 30 cm.

La gerbera è una pianta fiorita tra le più diffuse e apprezzate: può essere utilizzata sia per la decorazione degli interni, sia per abbellire balconi, terrazzi o aiuole, direttamente in giardino. Le sue corolle sono tra le più amate per l’eleganza e regolarità della loro forma che, nell’immaginario, la rendono simbolo della “margherita perfetta”.


La lavandula (Michelle)

La lavanda viene chiamata anche “lavandula”.

E’ una pianta di colore viola ed è sempreverde.                                                                       La lavanda fa parte del regno delle “Plantae”. E’ l’unico genere della tribù “Lavanduleae” e appartiene alla famiglia delle “Lamiaceae”: è una famiglia che fa parte dell’ordine delle “Lamiales”.                                                                                             

Lavanda è un nome che deriva dal latino ‘‘lavare” e significa “che deve essere lavato’’, infatti nel Medioevo la lavanda veniva usata come sapone per il corpo.                                                         

Esistono svariate specie di lavandula, tra cui la lavandula “Angustifolia”, la lavandula “Stoechas”,  i fiori di lavandula , e la spiga fiorita di lavandula.                                                                                   

 La lavanda è molto diffusa nel Mediterraneo me anche in alcune parti dell’Africa.                                                                                          

 

Inoltre viene usata anche per l’insonnia, il mal di testa, punture di vari insetti, per la tosse, il mal di denti e anche per gli strappi.                                                                                                              

  Dai fiori di questa fantastica pianta si ricavano vari tipi di miele (in base alla specie di lavanda)  molto diffusi anche in Italia, dove il maggior produttore italiano di miele è la Sardegna.


La margherita (Rim)

Il famosissimo fiore “Margherita” viene anche chiamato “Margherita Diploide”, ma il nome scientifico è “Leucanthemum Vulgare”. Nel linguaggio dei fiori, la margherita ha diversi significati, tutti positivi e collegati con il concetto di ‘verità’.

La Margherita è una pianta erbacea che fa parte della famiglia delle Asteraceae ed è anche molto comune in tutta la penisola italiana.

Il nome del genere (Leucanthemum) deriva da due parole greche: leukos (bianco) e anthemon (fiore) per i colori dei fiori, ligilati, simili a petali.

La principale caratteristica dei capolini della margherita è quella di chiudersi durante le giornate senza sole o piovose mentre, di giorno, in presenza di sole ne seguono i suoi spostamenti.

 

I fiori delle margherite sono molto frequentati da farfalle ed api. Possono resistere anche a temperature di molti gradi inferiori allo zero.
 Esistono delle varietà di margherita che si presentano a fiore semidoppio oppure doppio; nel caso di fiori semidoppi essi possono avere colori varianti dal bianco al rosso, rosa oppure bellissime screziature.
I fiori della margherita, oltre ad essere molto belli, presentano alcune proprietà e possono essere impiegati per vari scopi. Fiori freschi, appena raccolti, possono essere un buon aiuto per il trattamento dei foruncoli, ma hanno anche un potere antispasmodico. In cucina, i capolini dei fiori possono essere usati per preparare un ottimo tè, indicato soprattutto per i bambini sottopeso e deboli. I capolini possono arricchire anche una semplice insalata mista. I fiori e le foglie fresche tritate sono utili per lenire dolori conseguenti a contusioni o distorsioni.
Tutti ricordano il noto gioco amoroso del “m’ama non m’ama” fatto strappando ad uno ad uno, e delicatamente, i petali della margherita. “Margherita” è anche una famosissima canzone di Riccardo Cocciante, ma è, e sempre resterà, uno dei fiori più belli e semplici che la natura ci abbia mai regalato.